The Church celebrates the 24 hours for the Lord. The initiative will be presided over by Pope Francis at Santa Maria al Trionfale.

“Abbi pietà di me peccatore”. Con queste parole dell’evangelista Luca, si aprono le 24 ore per il Signore. Si tratta di una delle più belle iniziative che Papa Francesco ha istituito durante il suo pontificato. Nel 2014, infatti, il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione (oggi sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione) lanciò questa iniziativa che vuole sensibilizzare tutta la Chiesa a valorizzare due sacramenti fondamentali per la nostra vita di fede: l’Eucarestia e la Riconciliazione. 

Quest’anno, l’evento inizierà alle ore 16.30 di venerdì 17 marzo 2023 presso la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, nella città di Roma e sarà presieduto dal Sommo Pontefice. A disposizione dei fedeli saranno disponibili diversi sacerdoti per il sacramento della Riconciliazione.  

Adorazione Eucaristica

Il sacramento dell'Eucarestia è il più grande dono che Cristo potesse lasciarci. Nella notte in cui veniva tradito, prese il pane e il vino, li benedisse e disse che quelli erano il suo corpo e il suo sangue (cfr. Luca 22:17-20). Non solo, si rivolse poi ai suoi e disse "fate questo in memoria di me". Non si tratta di una scena teatrale, Gesù ci ha detto che quella presenza è reale: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». (Giovanni 6, 51).

Quando il presbitero obbedisce a  questo comando di Gesù e recita le parole di consacrazione, il pane e il vino vengono cambiati in modo permanente e diventano Cristo: il suo corpo, sangue, anima e divinità. [CCC 1373-1376, 1406, 1410, 1412-1413].

Proprio perché Gesù è presente nel sacramento in modo permanente, la sua presenza non è qualcosa che svanisce alla fine della Santa Messa.

L'adorazione eucaristica, quindi, è semplicemente il prolungamento di quella preghiera di ringraziamento che rivolgiamo al Signore. Sant'Alfonso Liguori diceva: "di tutte le devozioni, quella di adorare Gesù nel Santissimo Sacramento è la più grande dopo i sacramenti, la più cara a Dio e la più utile per noi".

L'Adorazione eucaristica ha tre scopi:

  1. riconoscere la meravigliosa presenza di Cristo nel sacramento;
  2. condurci a una più piena partecipazione alla celebrazione dell'Eucaristia, che culmina nella Santa Comunione;
  3. promuovere il culto dovuto a Cristo in spirito e Verità.

L'adorazione eucaristica porta numerosi frutti, fra i quali vi è anche una più piena consapevolezza di ciò che celebriamo durante la Santa Messa. Sant'Agostino diceva « nemo autem illam carnem manducat, nisi prius adoraverit; peccemus non adorando – Nessuno mangia questa carne senza prima adorarla; peccheremmo se non la adorassimo». Dall'adorazione eucaristica sono scaturiti e scaturiscono numerosi germi di vocazione. Per questo motivo, invitiamo tutte le comunità parrocchiali ed anche diocesane ad unirsi a questa iniziativa del Santo Padre e a pregare per il dono di numerose e sante vocazioni per la Chiesa di Dio.

Il sacramento della Penitenza 

"La sera di quello stesso giorno - racconta Giovanni - il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». 

È lo stesso Gesù che istituisce questo sacramento e, il confessionale, è un fondamentale luogo dove sperimentare la misericordia di Dio. 

Per poter fare una buona (e valida) confessione è necessario il pentimento, la contrizione. Prima di accostarsi al confessionale, quindi, è necessario fare un buon esame di coscienza