In the Vatican Basilica you will have to pay a ticket to visit.

Già a maggio 2022 nell'aria c'era la volontà del cardinale Mauro Gambetti di rendere la Basilica Vaticana una macchina da soldi. Carlo Vezzelli ed Ettore Valzania, i due uomini del porporato francescano, hanno fatto centinaia di proposte per introdurre il biglietto a pagamento obbligatorio per poter visitare la Basilica del Papa, il centro della cristianità.  E se negli anni alcuni vescovi, giustamente, hanno fatto delle battaglie per ottenere il luogo della preghiera anche nelle basiliche che non sono di nostra proprietà, oggi il Papa rende la chiesa più importante del mondo, un vero e proprio museo.

Ingresso a pagamento

Per poter mettere in atto questo progetto bisogna necessariamente creare due ingressi: uno per i fedeli ed uno per i visitatori.

L'ingresso per i turisti, ancora nei progetti del team di Gambetti, dovrebbe essere dal lato del Braccio di Carlo Magno. La volontà è quella di fare entrare nel Braccio di Carlo Magno e poi farli transitare sopra l'Arco delle Campane e poi accedere in Basilica. Lì dovrebbe sorgere anche una apposita biglietteria. Chiaramente questa scelta susciterà diverse problematiche che riguarderanno, non solo il personale SCV, ma anche della Polizia di Stato della Repubblica Italiana. Difatti, sarebbero necessari più controlli e bisognerebbe impiegare più risorse.

Non bisogna poi dimenticare che quegli accessi coinvolgono parti interessate anche da protocolli che riguardano le visite di Capi di Stato ed ambasciatori in visita ufficiale al Sommo Pontefice.

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Informazioni false e attacchi alla stampa libera

Sul quotidiano cattolico Avvenire il Cardinale Mauro Gambetti ha riferito che gli ingressi in Basilica sono ogni giorno 47 mila. Sì, quarantasettemila ingressi. È chiaro che, anche chi non vive in questo Stato, può facilmente comprendere che queste cifre non corrispondono al vero. Neppure durante le celebrazioni liturgiche presiedute dal Sommo Pontefice si raggiungono tali numeri e, facendo semplici calcoli, si comprende che la cifra è gonfiata. Se per ogni turista la Polizia di Stato impiega circa dai 2 ai 5 minuti per un controllo ai rapiscan; come è possibile far accedere 47 mila persone?

La domanda è: perché Gambetti mente? Come mai questa corsa al rialzo delle cifre? C’è una aspettativa da parte di qualcuno che vi siano più numeri? Anche Padre Enzo Fortunato durante la prima proiezione della Vita di San Pietro sulla facciata della Basilica Vaticana aveva riferito che erano presenti circa 80 mila ospiti. Chiaramente quelle cifre non erano veritiere, basta guardare le immagini se non si era presenti. 

Mentre il Segretario di Stato Pietro Parolin ingerisce sulla rete televisiva statunitense cattolica EWTN dicendo: «[la verità] È un tema che, in questi ultimi anni, è diventato sempre più rilevante nel dibattito pubblico a causa sia della diffusione del fenomeno delle fake news sia di un tipo di comunicazione spesso basata su una rappresentazione distorta, o falsa, dell’altro. Si tratta di un tipo di fanatismo fondato sulla convinzione che la verità in cui si crede sia così assoluta da legittimare la distruzione di un’altra persona, ciò che gli esperti di comunicazione definiscono “character assassination”», il cardinale francescano Mauro Gambetti diffonde fake news.

Sul messaggio di Pietro Parolin a EWTN ritorneremo in quanto è necessario comprendere a fondo le motivazioni che hanno mosso il Segretario di Stato a tirare le orecchie all’emittente statunitense. Ci basti qui ricordare che Parolin non ha molto chiaro cosa sia la Verità e questi episodi lo confermano. Non dimentichiamo neppure che questo sito si è occupato della vicenda che ha visto coinvolto Enzo Bianchi ed ha pubblicato il decreto che lo allontanava, senza alcun fondamento canonistico, dalla sua comunità. Anche Silere non possum, quindi, è stata attaccata dal Segretario di Stato Pietro Parolin che ha tentato in tutti i modi di tapparci la bocca. Come è possibile leggere in questo articolo , Parolin dopo essersi scagliato contro di noi, aveva riferito di voler salvare la comunità. Una salvezza che prevedeva quindi la distruzione della vita delle persone. Non proprio ciò che insegna il diritto canonico e il Vangelo stesso.

Mons. Orazio Pepe 

In diverse occasioni vi abbiamo parlato di Mons. Orazio Pepe, il quale ha avuto diverse problematiche in differenti dicasteri. L'attuale sostituto alla Segreteria di Stato lo aveva mandato via dalla Segreteria di Stato dicendo chiaramente che non avrebbe più voluto sentire parlare di lui. Richiesta che non sembra aver avuto buon esito visto che il cardinale francescano lo ha ripescato a San Pietro.
Nei giorni scorsi Mons. Pepe e Stefano Attili (soggetto di cui abbiamo parlato qui) sono entrati in un locale della Fabbrica di San Pietro e hanno fatto prelevare degli opuscoli realizzati e di proprietà di Mons. Dario Rezza. Ovviamente il monsignore era ignaro di tutto e non era stato informato.
Opuscoli che sono stati prima messi nell'ufficio di Attili e poi nel negozio di souvenir del Museo del Tesoro. Testi che Mons. Rezza aveva fatto realizzare con ingenti risorse di tempo e di denaro. Un uomo che ha servito la Basilica per anni e anni, viene fatto oggetto di questi atti da parte di persone che sono arrivate da poco tempo in Basilica con un curriculum che non fa presagire affatto bene. Mons. Pepe difatti è conosciuto ovunque per le sue caratteristiche "particolari", diciamo così. Nel frattempo a Santa Marta le richieste di rimozione si moltiplicano. 
Questi atteggiamenti, corroborati dalle frasi che vengono pronunciate dagli attuali dirigenti che si prendono gioco della Gendarmeria e di tutte le strutture che sono al di sopra di loro, non fanno altro che confermare l'assoluta inadeguatezza delle persone scelte per la Fabbrica e la Basilica di San Pietro.

La basilica vaticana: uno scandalo che impressiona

Sono diverse le persone che in queste settimane ci stanno contattando fornendoci testimonianze e materiale che confermano quanto abbiamo scritto in questi mesi. Cardinali e vescovi che si recano in Basilica e toccano con mano ciò che diciamo, si dicono scandalizzati da come oggi la Basilica di San Pietro sia divenuta uno scandalo per la cristianità e non un esempio per tutti. 

La preghiera, la vita spirituale sono l'ultima preoccupazione di chi sta dirigendo questo "cambiamento" e tutte le attività sono volte a guadagnare denaro, null'altro. Certo fa pensare che a compiere queste attività siano proprio due uomini che si sono detti seguaci di San Francesco d'Assisi. I fedeli che accedono a San Pietro oggi incontrano il caos, una Basilica sporca e disordinata, ma non vi è alcuno spazio riservato alla preghiera. Ai presbiteri è stata vietata in più occasioni la celebrazione eucaristica, addirittura a dei cardinali, e l'intento è quello di ridurre sempre di più. Oggi i giornali, sopratutto quelli che, riprendendo Parolin, non raccontano la Verità, titolano: "due ingressi nella Basilica Vaticana", eppure nessuno informa che questo servirà a rendere la Basilica Vaticana un museo dove accedere con ticket a pagamento. Progetto che comunque necessiterà di tempo visto che ora al Braccio di Carlo Magno sono previste le vaccinazioni.

R.I.
Silere non possum