Basic necessities for war victims are distributed in Ukraine.

The Pope also sent his help.

Domenica 6 marzo dalle 11 alle 15, il vescovo Vasyl Tuchapets, esarca di Kharkiv, insieme ai parrocchiani, ha distribuito ai residenti di Kharkiv l'aiuto ricevuto dai fratelli e dalle sorelle della diocesi di Sambir-Drohobych. Lo rivela la Chiesa greco-cattolica ucraina in una nota. Era presente anche Padre Volodymyr Borys della diocesi di Sambir-Drohobych, il quale ha portato il suo contributo. I beni distribuiti sono giunti da varie città della Transcarpazia e della regione di Leopoli, tra cui Skole, Slavske, Stryj e Repubblica Ceca. Sono stati distribuiti principalmente cibo e vestiti.

La vicinanza del Papa

Attraverso l’Elemosineria Apostolica, il Papa ha fatto recapitare materiale sanitario alla basilica di Santa Sofia a Roma, punto di riferimento della comunità ucraina. Dall'inizio del conflitto armato, da Santa Sofia, sono partiti camion carichi di viveri e generi di sussistenza, destinati alle persone che stanno vivendo questa terribile guerra. In Vaticano, oggi 07 marzo 2022 dalle 12 alle 15, ci sarà una raccolta straordinaria di generi alimentari e medicine per la popolazione dell’Ucraina.

Ieri, durante l'angelus, Francesco ha spiegato che la sua vicinanza al popolo ucraino è concreta e due cardinali sono sul territtorio per aiutare la popolazione.

Cari fratelli e sorelle, in Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria. Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura. Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato – e prevalga pure il buon senso –. E si torni a rispettare il diritto internazionale! E vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti che per garantire l’informazione mettono a rischio la propria vita. Grazie, fratelli e sorelle, per questo vostro servizio! Un servizio che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra. Grazie, fratelli e sorelle. Preghiamo insieme per l’Ucraina: qui davanti abbiamo le sue bandiere. Preghiamo insieme, come fratelli, la Madonna Regina dell’Ucraina. Ave o Maria… La Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace. In questi giorni, sono andati in Ucraina due Cardinali, per servire il popolo, per aiutare. Il Cardinale Krajewski, Elemosiniere, per portare gli aiuti ai bisognosi, e il Cardinale Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Questa presenza dei due Cardinali lì è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: “La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!”.

A cura di J.W.

Silere non possum