Lawrence Bacow said that the prestigious school will set aside $100 million to study and redress its historic ties to slavery following the release of a committee report on the topic.

"Il motto di Harvard, Veritas, iscritto su cancelli, sui portali e sulle sculture in tutto il campus, ci chiede la verità. Questo rapporto, preparato dal Comitato presidenziale su Harvard e l'eredità della schiavitù, promuove la nostra ricerca della verità attraverso lo studio dei legami storici dell'Università con la schiavitù: diretti, finanziari e intellettuali" inizia con questa dichiarazione il rapporto di centotrentaquattro pagine sullo schiavismo e i collegamenti diretti o indiretti con l'ateneo di Cambridge. Lawrence Bacow, presidente della più antica istituzione universitaria degli USA ha riferito che l'Università di Harvard stanzierà cento milioni di dollari per studiare il fenomeno dello schiavismo. La scelta nasce a seguito della pubblicazione di questo report.

Quali rapporti con lo schiavismo? 

Nel 2019, Bacow istituì un comitato di ricerca sul tema Harvard e l'eredità della schiavitù per indagare "i legami storici dell'Università alla schiavitù - diretti, finanziari e intellettuali".

Il rapporto afferma che dalla fondazione di Harvard nel 1636 fino a quanto lo schiavismo non venne dichiarato illegale nel Massachusetts nel 1783, i docenti e il personale di Harvard hanno schiavizzato settanta persone. Gli studiosi hanno appreso che "alcuni di coloro che erano schiavi vivevano nel campus e fornivano assistenza ai presidenti, professori e studenti di Harvard".

Harvard ha anche ricevuto "beneficenza da parte di donatori che hanno accumulato la loro ricchezza attraverso il commercio di schiavi; dal lavoro degli schiavi nelle piantagioni nelle isole dei Caraibi e nel Sud America; e dall'industria manifatturiera tessile del Nord, fornita con cotone coltivato da schiavi tenuti in schiavitù", si legge nel rapporto. Isaac Royall Jr. (1719-1781), un ricco mercante che possedeva e commerciava schiavi, offrì ad Harvard un lascito nel suo testamento che aiutò la scuola a stabilire la sua prima cattedra di diritto. La Harvard Law School ha persino incorporato elementi dello stemma di Royall nel suo sigillo.

Più di sei anni fa infatti, studenti e docenti della HLS chiesero di modificare lo stemma della scuola perchè non ammettevano che quell'emblema riproducesse quello della famiglia di Isaac Royal, Jr., il fondatore della scuola che era anche un proprietario di schiavi. La sua famiglia si arricchì grazie al lavoro degli schiavi nel XVIII secolo. Questa famiglia era nota per la sua crudeltà verso le persone che schiavizzava. Il 23 agosto 2021 lo stemma è stato modificato, come potete vedere nella foto. Il rapporto sottolinea anche che la direzione di Harvard prese provvedimenti per frenare il sentimento abolizionista nel campus negli anni prima della guerra civile e che la scuola di medicina dell'università ammise tre studenti neri nel 1850 ma li espulse dopo che alcuni studenti bianchi ed ex alunni si lamentarono. Il razzismo continuò ad avere un'influenza nell'ateneo dopo la guerra civile. Professori e amministratori promossero lo studio dell'eugenetica, e Harvard ammise solo circa tre studenti neri all'anno nel periodo tra il 1890 e il 1940.

Quali iniziative ha intrapreso la Harvard University?

Il rapporto afferma che le scoperte della commissione "non solo rivelano un abisso tra la Harvard del passato e quella del presente, ma indicano anche il lavoro che dobbiamo ancora intraprendere per essere all'altezza dei nostri più alti ideali".

Per finanziare questo lavoro, Harvard ha creato un fondo di cento milioni di dollari per la lotta alla schiavitù. Il rapporto raccomanda che il fondo sia "conservato in una dotazione, e strategicamente investito". Lawrence S. Bacow ha confermato che alcuni dei fondi "saranno disponibili per un utilizzo immediato, mentre il resto sarà tenuto in una dotazione per sostenere questo lavoro nel tempo".

Secondo la CNN, le raccomandazioni del rapporto includono "l'espansione delle opportunità educative per i discendenti delle persone schiavizzate negli Stati Uniti meridionali e nei Caraibi, stabilendo partnership con college e università storicamente afroamericane (Historically Black colleges and universities), e identificando e costruendo relazioni con i discendenti diretti delle persone schiavizzate che hanno lavorato ad Harvard".

Questo fondo non è il primo tentativo di Harvard di espiare i suoi legami storici con la schiavitù. Anche questo rapporto non è stato il primo tentativo di fare luce su questi abusi. Un rapporto del 2008 ha fatto luce sui legami di Royall con la schiavitù, portando al ritiro dello stemma araldico della scuola di legge nel 2016. In quello stemma però restarono alcuni riferimenti che, come abbiamo detto, sono stati completamente rimossi nel 2021.

Proprio nel 2016, a seguito di alcune proteste, l'allora presidente Drew Gilpin Faust riconobbe pubblicamente che la Harvard University era stata "complice del sistema americano di schiavitù razziale" e ha installato una targa che riconosce il lavoro di quattro persone schiavizzate che avevano servito due presidenti di Harvard.

Harvard è l'unica università ad avere rapporti con lo schiavismo? 

La Harvard University, purtroppo non è l'unica ad avere avuto profondi legami con lo schiavismo. Ci sono dozzine di università americane. La University of Virginia supervisiona un consorzio noto come Universities Studying Slavery (USS), che si concentra sulla "condivisione delle migliori pratiche e dei principi guida sui progetti per la verità che affrontano la schiavitù umana e il razzismo nelle storie istituzionali". USS ha 94 atenei membri, fra i quali anche la Yale University.

Anche la University of Virginia è stata fondata da un proprietario di schiavi, Thomas Jefferson. L'ateneo a beneficiato del lavoro di circa 4.000 persone schiavizzate tra il 1817 e il 1865. Il fondatore del Dartmouth College, il quale era anche un pastore protestante, Eleazar Wheelock, possedeva schiavi. La Yale University prende il nome dal commerciante di schiavi Elihu Yale. Sedici dei ventitre amministratori fondatori della Princeton University erano proprietari di schiavi, così come i suoi primi nove presidenti. Anche il fondatore della Rutgers University in New Brunswick, dal quale l'ateneo prende il nome, possedeva schiavi.

Anche università cattoliche nella lista

Nel 1838, l'Università cattolica di Georgetown vendette 272 uomini, donne e bambini schiavizzati nelle piantagioni del profondo sud per pagare i debiti del college. Gli schiavi avevano precedentemente lavorato nelle piantagioni di proprietà dei gesuiti nel Maryland, dove erano tenuti a partecipare alla santa messa. Alcuni sacerdoti rappresentarono alcune preoccupazioni perchè pensavano che i nuovi padroni degli schiavi potessero impedire loro di praticare la loro fede cattolica, ma la vendita andò a buon fine per volontà dell'allora presidente Rev. Thomas F. Mulledy. Nel 2015, l'università ha rimosso il nome di Mulledy da un edificio del campus.

Nel 2019, il corpo studentesco di Georgetown ha votato per aumentare la retta di 27,20 dollari a semestre al fine di creare un fondo a beneficio dei discendenti di quei 272 schiavi. Due terzi degli studenti votarono sì a un referendum non vincolante che recitava: gli studenti "desiderano almeno parzialmente ripagare i nostri debiti a quelle famiglie i cui sacrifici involontari hanno reso possibili questi privilegi". 

S.I.

Silere non possum 

Report Harvard University