The Pontiff gives an interview to Swiss Radio and Television. The Pope said there is a study on the "funeral rite of the Pontiff".

Durante una intervista concessa alla radiotelevisione svizzera, Papa Francesco ritorna, ancora e ancora, sulle stesse tematiche.

È incredibile come, i  giornalisti che sono stati spediti in esilio per fare spazio agli amici di Antonio Spadaro, non abbiano un minimo di orgoglio professionale e non si rendono conto che è umiliante continuare a ricevere sempre le stesse risposte, propinando le medesime domande. Francesco non spazia e, ormai, nessuno segue più queste uscite a cui lui, invece, tiene molto. 

Il Papa, però, continua a dire il tutto e il contrario di tutto. Dimissioni si, dimissioni no? Un giorno si, un giorno no. E Francesco ride, a Santa Marta, vedendo che questi giornalisti si danno le gomitate per avere questi momenti « speciali ».  

Basti pensare a Marco Grieco, il quale scrive per il giornale anticlericale e pieno di fake news Domani, che qualche tempo fa ha lasciato ai 140 caratteri di Twitter tutta la sua frustrazione: «Per l’ennesima volta, il Papa mi risponde che non può accogliere la richiesta di un’intervista. Né una lista d’attesa chilometrica né una spiegazione: semplicemente no, malgrado l’autorevolezza non mia, ma della testata con cui collaboro».

Tralasciando i riferimenti all’autorevolezza della testata, che fanno un po’ ridere, Grieco lamenta che non gli viene permesso di avvicinarsi al Papa. In questo modo, Francesco crea dissapore ance fra i giornalisti che piangono e anelano a questa tanto agognata attenzione.

Per fortuna, bisogna dire, non vengono ammesse persone che, appunto, hanno scritto più strafalcioni che altro. [Chi non ricordasse chi è Grieco, legga qui]. Quelli ammessi, comunque, non sono di calibro differente. Ma, come noto, Francesco ha gli innamoramenti. Inutile discutere.

In questa intervista, Francesco propina l’ennesima bugia. Il giornalista chiede: «Le esequie funebri [di Benedetto XVI] sono state sobrie. Perché?». Le esequie funebri. Ci sono esequie che non sono funebri?

Francesco risponde: «I cerimonieri si erano “rotti la testa” per fare le esequie di un Papa non regnante. Era difficile fare la differenza. Adesso ho detto di studiare la cerimonia per i funerali dei Papi futuri, di tutti i Papi. Stanno studiando ed anche semplificando un po’ le cose, togliere le cose che liturgicamente non vanno». 

Francesco mente e Silere non possum lo ha già raccontato qui. Il diktat fu chiaro: "Esequie da cardinale" e fu dato da Bergoglio, non dai cerimonieri. Furono Diego Ravelli e Leonardo Sapienza che hanno cercato, in tutti i modi, di far ragionare il Papa e fargli capire che questo sarebbe stato ulteriore motivo di divisione fra i fedeli. Come per Traditionis Custodes, però, Francesco non presta attenzione a tutto questo. Figuriamoci.

Anche chi ha partecipato a quella Eucarestia è rimasto letteralmente scandalizzato. Il Papa non voleva restare sul sagrato durante il trasporto della salma. Rimase solo perché lo convinsero ma iniziò a spogliarsi davanti a tutti mentre la salma del Pontefice stava passando davanti a lui. In sagrestia, poi, Bergoglio si lasciò andare a diverse affermazioni scocciate. Anche i cardinali "fedeli", o che lui oggi definisce "intelligenti", ne sono rimasti "schifati". 

Ora, il Papa rivela che è allo studio una nuova versione dell'Ordo exsequiarum Romani Pontificis. Ovviamente, il comando è: "semplificare". In dieci anni, abbiamo assistito ad uno smantellamento di tutto ciò che c'era. In Vaticano regna il terrore ogni volta che viene annunciata una modifica.

L'anticipazione dell'intervista, che andrà in onda domenica, termina con una domanda del giornalista: «Papa Benedetto ha aperto la strada delle dimissioni. Lei ha detto che è una possibilità ma che al momento non la contempla. Che cosa potrebbe portarla in futuro a dimettersi?»

Francesco risponde: «Una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose. La mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni. Anche il problema fisico, può darsi. Su questo domando sempre e seguo i consigli. Come vanno le cose? Ti sembra che devo… alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua va bene. Ma per favore: gridare a tempo». 

Emerge chiaramente che Francesco definisce alcuni intelligenti ed altri no. Lui, chiaramente, si confronta solo con quelli intelligenti. Ovvio. Quando si affronta l'anno di probandato si impara che non si può ascoltare solo chi ci dà ragione, anzi, è molto pericoloso. Bergoglio evidentemente in quel momento non era in classe. La scelta del Consiglio dei nove cardinali dimostra chiaramente questa inclinazione del Papa. Il rischio, però, è altissimo. Sopratutto, il Papa fa passare un messaggio che è, a dir poco, terrificante. Quando qualche suo "cardinale intelligente" gli dirà basta, lui si fermerà? Questi cardinali chi sono? Oscar Maradiaga? Il messaggio è il seguente: "ti metto lì, quando decido ti tolgo". Forse stiamo scherzando con il fuoco ma a seguito di 10 anni così, abbiamo distrutto il Papato.

Poi Francesco dice: "Ai non credenti dico: pregate per me e se non pregate mandatemi buone ondate. Un ateo amico mi scrive: …e ti mando buone ondate. È un modo di pregare pagano, ma è un volersi bene. E volere bene a un altro è una preghiera". Un Papa che dice "mandare buona onde" è come pregare e "i modi pagani di pregare sono preghiera", non lo avevamo mai sentito. Noi, sinceramente, ci chiediamo se Francesco si rende conto di ciò che dice. Mala tempora currunt!

L.M.

Silere non possum