The Pope received the Pontifical Commission for the Protection of Minors and reassured its members that they will be independent from the other dicasteries of the Roman Curia

Questa mattina il Sommo Pontefice ha ricevuto i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori. Si tratta del primo incontro che Francesco ha con questo organo, a seguito della pubblicazione della nuova Costituzione Apostolica sulla Curia Romana.

“Ora vorrei dirvi una parola riguardo al vostro futuro, ha detto il Papa. Con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium – ne ha parlato il Cardinale – ho formalmente istituito la Commissione come parte della Curia Romana, nell’ambito del Dicastero per la Dottrina della Fede (cfr n. 78). Forse qualcuno potrebbe pensare che questa collocazione possa mettere a rischio la vostra libertà di pensiero e di azione, o forse anche togliere importanza alle questioni di cui vi occupate. Questa non è la mia intenzione e non è la mia aspettativa. E vi invito a vigilare affinché ciò non accada”. In questo modo Francesco ha voluto rispondere alle critiche arrivate anche da una ex membro della Commissione, Marie Collins, che su Twitter aveva riferito che si trattava di una pessima riforma perchè avrebbe permesso alla Congregazione per la Dottrina della Fede (prossimamente Dicastero per la Dottrina della Fede) di mettere a tacere la Commissione. La signora però, già quando diede le dimissioni, non aveva compreso il ruolo peculiare di questo organismo. La Costituzione Apostolica ha ribadito che il compito della Commissione non è quello di perseguire i colpevole ma di “fornire al Romano Pontefice consiglio e consulenza ed altresì proporre le più opportune iniziative per la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili”. L’attività di indagine e giudizio è affidata, invece, alla Congregazione per la Dottrina della Fede, in particolare alla Sezione disciplinare.

Francesco ha invitato anche la Commissione a fornire annualmente, vorrei che mi preparaste un rapporto sulle iniziative della Chiesa per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili” e ha precisato “Tale rapporto sarà un fattore di trasparenza e responsabilizzazione e – mi auguro – darà un chiaro riscontro dei nostri progressi in questo impegno. Se i progressi non dovessero esserci, i fedeli continuerebbero a perdere fiducia nei loro pastori, rendendo sempre più difficile l’annuncio e la testimonianza del Vangelo”. 

Poi ha chiarito anche il perchè ha scelto di mettere la Pontificia Commissione sotto il Dicastero per la Dottrina della Fede: “La Commissione per la Tutela dei Minori è istituita presso il Dicastero che si occupa degli abusi sessuali da parte dei membri del clero. Nello stesso tempo, ho distinto la vostra dirigenza e il vostro personale, e continuerete a relazionarvi direttamente con me mediante il vostro Presidente Delegato. È lì, perché non si poteva fare una “commissione satellite” che girasse senza essere aggrappata all’organigramma. È lì, ma con un presidente proprio nominato dal Papa.” Ed ha sottolineato: “Vi pone nell’organigramma della Curia in quel Dicastero, ma indipendenti, con un presidente nominato dal Papa. Indipendenti.”

Infine l’invito alla vigilanza: “Non dimenticate la riunione che abbiamo avuto quasi tre anni fa con i Presidenti delle Conferenze episcopali. Loro devono costituire le commissioni e tutti i mezzi per portare avanti i processi del prendersi cura delle persone abusate, con tutti i metodi che avete, e anche degli abusatori, come punirli. E voi dovete sorvegliare su questo. Mi raccomando, per favore”. 


S.I.

Silere non possum